venerdì 17 giugno 2011

Bucarest

Rieccomi... era un bel po' che non dedicavo del tempo al mio piccolo blog.
Ho diversi post arretrati, e la trasferta in ROMTelecom a Bucarest di ormai un paio di mesi fa mi sembra una buona occasione per buttare giù due righe, in attesa di avere un po' di tempo per postare anche le foto del giretto sul Villoresi e di quello di Valtorta.

Diciamolo subito, non è stato propriamente un viaggio di piacere, visto che la giornata tipo era più o meno questa:

- ore 9: colazione titanica in tre fasi (salato, dolce, frutta), dove ingurgitavo abbastanza cibo da riuscire a tirar sera senza pausa pranzo;

- ore 9 e 30: ingresso negli uffici di ROM-Telecom, dove mi dopavo con quasi 12 ore filate di registrazione e riproduzione continua di cartoni animati di Baby TV (per gli addetti ai lavori: era il canale dove le EIT avevano gli eventi più corti...). Qui ho conosciuto tantissimi amici che mi hanno tenuto compagnia in questi lunghi e piovosi giorni: Pitch e Potch, gli amici del bagnetto, i Cuddlies, Tulli, e un sacco di altri... ora ne sto uscendo, sono in fase di disintossicazione, ma ancora oggi se vedo un cartone animato divento un serial killer!

- a un orario variabile tra le 20 e le 21: cena in ristorante e rientro in albergo, con lettura della biografia degli Iron Maiden fino al crollo fisico, che di solito avveniva tra la una e le due.

Questa routine è stata interrotta solo una sera in cui dopo cena un mio collega mi ha gentilmente accompagnato a fare un giretto in centro, per visitare qualcosina a portata di piedi.

Quello che più mi ha colpito di questa città è il contrasto. Tra il vecchio e il nuovo. Tra il ricco e il povero. Tra il bello e il fatiscente. Tutte realtà che convivono, tenute insieme da un collante fatto di Dacia Logan gialle e di matasse di cavi delle aziende di telecomunicazioni.

Ecco qui qualche foto di quello che ho visto... o almeno, le poche che si salvano. Era comunque notte, era buio ed ero in giro solo con la compattina: meglio di così non sono riuscito a fare. Sicuramente non rendono giustizia a una città che di giorno (e sapendo cosa vedere) deve avere un certo fascino, ma spero lo stesso che rendano un po' l'idea.


Ecco subito un esempio di quel contrasto di cui vi dicevo sopra: in questa foto, una via del centro.

Palazzi d'epoca, vasi con le piante a decorare la strada, lampioni, il perfido porfido... Tutto bello, insomma.


Salvo poi, pochi metri più avanti, nella stessa via, incontrare questi ruderi che cadono a pezzi, abbandonati a se stessi e dimenticati da tutti...
E non isolati, ma affiancati a palazzi "vivi" e ben tenuti.





Qui, invece, un esempio di pacifica convivenza tra una chiesa antica e un palazzo di uffici che potrebbe benissimo esser stato trapiantato direttamente da Las Vegas...

Questa qui me l'hanno spacciata per la residenza estiva del conte Dracula :)
Non riesco ancora a capire secondo quale logica uno che ha un castello in Transilvania dovrebbe venire a passare l'estate in città, ma ad ogni modo quello raffigurato nel busto sulla destra è proprio lui.


Questo palazzo che si specchia nel fiume mi sembrava proprio un bello scorcio da fotografia! Solo non chiedetemi che palazzo è, e nemmeno come si chiama il fiume... sarebbe troppo facile cercarlo con Google, ma io sono onesto e ve lo dico sinceramente: non me lo ricordo :P ...se avete voglia di farlo, cercatelo voi ;)


Ed ecco infine, tra le poche cose che ho visto, quella che più lascia a bocca aperta: il palazzo del Parlamento (o Casa del popolo).


In foto non si può neanche lontanamente immaginare quanto sia grosso e imponente. E' il secondo edificio governativo più grande al mondo, secondo solo al Pentagono, e vi assicuro che vederlo dal vivo fa un certo effetto.
Per costruirlo sono stati rasi al suolo 10.000 ettari di case e chiese, è largo più di 250 m. e alto quasi 100.
L'unico termine di paragone che posso darvi, se riuscite a vederlo, è il pedone sul marciapiede sotto il lampione di sinistra...

Ecco, queste sono le poche foto che si salvano dal mucchio; il resto delle cose che ho visto (tra cui l'arco di trionfo, palazzo cec, l'ateneo, il circolo militare...) non sono riuscito a documentarle, perché le foto eran buie o perché ci sono solo passato davanti in taxi.

Ma prima di chiudere vorrei tornare sul "collante del tutto", rubando a Google street view una foto che renda bene l'idea di cosa intendo:


TUTTA la città è percorsa da chilometri di cavi e fibre ottiche, che in alcuni casi pendono fino a poterli toccare... (qui un meraviglioso centro di smistamento ;)
Questo, a quanto mi hanno detto, perché ROMTelecom stessa non cede ad altre società l'uso dei proprio cablaggi che già sono interrati. Ci sono in ballo cause gigantesche, ma le altre società non sono certo rimaste ad aspettare il verdetto, e ti portano in casa l'ADSL così! Inutile chiedersi cosa succede in caso di guasto...

5 commenti:

  1. Bel post, e i cavi sono allucinanti! :O

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  2. Perche' ho il dubbio che piu' piccola e' la democrazia piu' costoso e' il parlamento? ;)

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  3. ...fino al crollo fisico, che di solito avveniva tra la una e le due...

    e maaa non eri quello che crollava sempre verso le 11? :)

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  4. grande Ale!!!...belle foto...ancor di piu' il tuo racconto....poi se vuoi puoi parlare con il piccolo Davide....inzia la sua cultura televisiva proprio con BabyTv ed adora Tulli :-D

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  5. oh, ma le foto di Valtorta, poi?

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