lunedì 16 gennaio 2012

Ciclabile Val Brembana

Sempre per la serie "meglio tardi che mai", ecco il resoconto del giretto sulla ciclabile della val Brembana, da Zogno a Piazza Brembana, e poi su fino a Valtorta.

Mi sembra ieri che arrancavo con la Carolina dietro un mio collega con bici da corsa in carbonio, e invece sono passati più di sette mesi!

Devo proprio dire che tra tutti i giretti che ho fatto, questo è stato uno dei più piacevoli, per la bellezza dei paesaggi che si incontrano e per la tranquillità dell'ambiente.

La prima parte, quella tra Zogno e Piazza Brembana, è la più rilassante: 25 km con una pendenza media di poco piu' dell'1% e una massima di solo il 5%, che la rendono affrontabile praticamente da tutti. La pendenza limitata è dovuta a passate esigenze ferroviarie, poiché la ciclabile è stata ricavata sul percorso della vecchia ferrovia della valle Brembana, dismessa nel 1966.
La seconda parte, la salita da Piazza Brembana a Valtorta, è leggermente più impegnativa, con 400 metri di dislivello in 15 km.

Noi siamo partiti dalla piazza del mercato di Zogno e, manco a dirlo, abbiamo beccato il mercato! E' stata dura resistere alla tentazione di fare colazione con mezzo pollo allo spiedo, ma ci sono riuscito ;)

Le foto invece ve le ripropongo al contrario, perché abbiamo preferito non spezzare il ritmo della salita e le abbiamo fatte tutte durante il ritorno.


Qui sopra, dunque, eravamo già a rifocillarci alla fontana della piazza di Valtorta, appena finita la salita.

Mentre qui di fianco ecco uno scorcio di una via del paese, a quell'ora praticamente deserto!

Il paesino è molto piccolo, e lo abbiamo solamente attraversato, fermandoci qualche minuto in piazza a riempire le borracce; poi abbiamo continuato la salita, in cerca di un posto tranquillo dove fermarci a mangiare.

Ed eccolo qui... :)



Dopo aver mangiato ed esserci goduti un po' la tranquillità e il rilassante panorama, siamo ripartiti per la discesa, riattraversando Valtorta.

Qui, la chiesa che si affaccia sulla piazza in centro al paese, e sotto la torre dell'orologio con i meccanismi a vista, proprio all'ingresso del paese.



La discesa con i suoi tornanti scorre via veloce. Degna di nota, sul tratto di strada tra Valtorta e Piazza Brembana, la "danza macabra" di casa Milesi, a Cassiglio, una delle tante che punteggiano le valli bergamasche.


Giunti a Piazza Brembana si torna a pedalare sulla ciclabile, e si imbocca subito una delle caratteristiche gallerie recuperate dal percorso della ex-ferrovia.

Le gallerie sono molto ben illuminate, con luci poste a filo dell'asfalto che creano anche un bell'effetto.

Unico neo, le luci si accendono al passaggio sotto un sensore all'ingresso della galleria stessa; se il sensore ti "manca", ti fai tutta la galleria al buio, e la cosa puo' non risultare molto piacevole...

Proseguendo, ecco un paio di scorci del panorama che si gode pedalando su questa ciclabile: l'uscita da una galleria, la vegetazione che ti circonda, il Brembo che scorre di fianco alla ciclabile... ogni commento è superfluo!




Il "ponte delle capre" a Lenna

Ecco, scrivendo il post mi sono reso conto che stavolta mi sono lasciato trasportare dalla discesa, e ho "dimenticato" di fare qualche foto... non ho foto di San Pellegrino, del Grand Hotel, delle vecchie stazioni della FVB, di Zogno... Prometto di integrare, se mi dovesse capitare di rifare un giro da queste parti!

Nel frattempo, esperimento: provo a mettere un filmatino che ho fatto scendendo. Trema appena un po' ;) però rende l'idea. Se vi va, buona visione :)



martedì 10 gennaio 2012

Trenitalia: diario di bordo - Epilogo

Ultima puntata della trenitalica saga.
In realtà si tratta di un commiato, dato che la mia esperienza lavorativa in Pirelli / ADBB è finita e da oggi non prenderò più l'amato-odiato mezzo di trasporto.

Tuttosommato tra novembre e dicembre le cose sono andate in maniera particolarmente fortunata, salvo una volta che ho perso il treno a Greco perché è partito con 3 o 4 minuti di anticipo (immaginate l'incazzo!!!) e qualche ritardino qua e là che ormai non fa più notizia, specialmente nei giorni in cui siamo stati invasi dalla nebbia.

A conti fatti non è stata una brutta esperienza, e tolta qualche incazzatura anche pesante, dovessi scegliere tra treno e macchina, non avrei dubbi: treno tutta la vita! Anche se mi rendo conto che probabilmente sono capitato su una tratta particolarmente fortunata e ho avuto la possibilità di mettere a punto qualche trucchetto per evitare le resse... Ci sono pendolari messi mooooolto peggio di me.

Un saluto a tutti e due i miei affezionati lettori ;)